Il mondo della viticoltura nasconde tra i suoi vigneti segreti di sostenibilità e innovazione, uno dei quali è l’utilizzo delle vinacce. Questo sottoprodotto della vinificazione, spesso trascurato, rivela un potenziale straordinario per un’agricoltura più attenta e circolare, valori in cui noi, come ben sapete, crediamo molto.
Cosa contiene la vinaccia
Partiamo dalle basi.
La vinaccia è ciò che resta dopo la spremitura dell’uva per la produzione di vino. Questo materiale, composto principalmente da bucce, semi e residui di polpa, è ricco di sostanze organiche e nutrienti. Nonostante la sua apparente semplicità la vinaccia racchiude un mondo di possibilità che merita di essere esplorato e valorizzato.
Oggi vi racconto meglio come la utilizziamo noi in azienda.
Le vinacce: una risorsa, non un rifiuto
Dicevamo…
Le vinacce, nell’ambito della produzione vinicola, non sono semplicemente rifiuti, ma sottoprodotti con un forte potenziale. La loro gestione è regolamentata da normative precise che mirano a promuovere pratiche sostenibili. Per esempio, nella nostra azienda, da tre anni le utilizziamo come ammendante in agricoltura, spargendole nei campi affinché si biodegradino e arricchiscano il terreno di sostanza organica. Questo metodo è ancora più sostenibile del classico conferimento in distilleria, poiché riduce notevolmente il bisogno di trasporti, eliminando così i movimenti di camion avanti e indietro.

Le vinacce come fertilizzante naturale
L’utilizzo delle vinacce come “concime” naturale è una pratica che si inserisce perfettamente in una visione di agricoltura sostenibile. Questo materiale, ricco di sostanza organica, si biodegrada nel terreno, migliorandone struttura e fertilità. Il nostro approccio ne prevede l’interramento, attraverso una pratica che favorisce l’arricchimento del suolo e supporta la crescita sana delle piante.
Ogni autunno, dopo la vendemmia, assisto al ritorno della vinaccia ai campi, in un rito che sembra quasi sacro. Questo materiale si disperde delicatamente sul suolo che solo poche settimane prima ospitava i grappoli d’uva. È un momento di rinascita, dove la fine di un ciclo diventa l’inizio di un altro.
Mi piace pensare al processo di interramento delle vinacce come un gesto di gratitudine verso la terra che ci accoglie. Ogni volta che cammino tra i filari dei vigneti sento la forza di questa terra arricchita, e osservo le piante crescere vigorose e sane, alimentate da un suolo che è stato curato e amato, proprio come un membro della nostra famiglia.
Come conservare la vinaccia per fare la grappa
Vediamo adesso l’uso più conosciuto delle vinacce, legato alla grappa.
Per ottenere una grappa di qualità, la conservazione ottimale delle vinacce è molto importante. È fondamentale garantire che queste siano mantenute in condizioni che ne preservino l’integrità e le proprietà organolettiche.
Una conservazione adeguata implica anche il controllo della temperatura e dell’umidità per prevenire la fermentazione indesiderata o la formazione di muffe. Inoltre, è essenziale proteggere le vinacce dall’esposizione all’aria e alla luce, che potrebbero alterare le caratteristiche desiderate del prodotto finale.
Investire nella ricerca e nello sviluppo di metodi di conservazione avanzati rappresenta un passo importante verso la valorizzazione completa delle vinacce. Ciò non solo eleva il profilo della grappa come prodotto, ma contribuisce anche alla sostenibilità e all’efficienza dell’industria vitivinicola, dimostrando che ogni elemento del processo di vinificazione può essere ottimizzato e rispettato.
Ma oltre all’utilizzo tradizionale delle vinacce per la produzione grappa, è importante considerare interessanti alternative.
Altri usi innovativi e sostenibili della vinaccia
Nel panorama attuale dell’innovazione e della sostenibilità la vinaccia si sta rivelando un elemento di straordinaria versatilità, trascendendo il suo ruolo tradizionale nella produzione di grappa e aprendosi a un mondo di possibilità.
Una delle più promettenti applicazioni delle vinacce è nel settore energetico. La ricerca sta esplorando come queste possano essere utilizzate per la produzione di bioetanolo, un combustibile rinnovabile che potrebbe ridurre significativamente la dipendenza dai combustibili fossili. Il processo di fermentazione delle vinacce, ricche di zuccheri e materiali organici permette di produrre questo carburante eco-compatibile, dimostrando come i sottoprodotti della vinificazione possano contribuire a un futuro energetico più pulito e sostenibile.
Nel campo invece dei materiali sostenibili, startup innovative come VEGEA stanno sperimentando l’uso delle vinacce nella produzione di similpelle. Questa alternativa ecologica alla pelle animale non solo riduce gli sprechi e l’impatto ambientale, ma offre anche un materiale durevole e versatile, adatto a una vasta gamma di applicazioni, dall’abbigliamento agli accessori, promuovendo un concetto di stile e bellezza in armonia con la natura


Economia circolare in azienda
Nel nostro modello di impostazione aziendale, le vinacce quindi non sono solo un ammendante, ma diventano parte integrante del ciclo produttivo.
Tutto resta all’interno dell’azienda, contribuendo così a una gestione più oculata e rispettosa dell’ambiente.
È importante ricordare però che la vinaccia, in questo contesto, non sostituisce una vera e propria concimazione, ma svolge un ruolo fondamentale nell’apporto di sostanza organica, rivitalizzando il terreno e supportando l’agricoltura in maniera sostenibile.
Con queste pratiche, aziende come la nostra mostrano che è possibile coniugare produzione di qualità e rispetto per l’ambiente, aprendo la strada a un futuro più verde e responsabile nel settore vitivinicolo.
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