Chi mi conosce sa che l’iper attività mi accompagna da sempre. La sveglia suona alle prime luci dell’alba e ogni giornata inizia con la quotidiana ispezione dei vigneti.
Questa è la parte che amo di più.
L’aria frizzante sulla pelle, lo scricchiolio dei rami sotto i piedi, il silenzio tutto intorno. Di solito è una sensazione che mi infonde una grande pace, in grado di farmi arrivare a fine giornata stanca, ma felice.
Questa mattina però, passeggiando, non riuscivo a lasciare andare i pensieri. C’era qualcosa che mi turbava profondamente.
Mi riferisco alle notizie che stanno invadendo i nostri social, i giornali, le tv riguardo ai danni del cambiamento climatico. È un tema che si è insinuato nelle conversazioni di tutti noi, un argomento che mi tiene sveglia anche di notte e che mi fa riflettere costantemente su come proteggere il nostro prezioso patrimonio vitivinicolo.
In Italia, come in altre parti del mondo, stiamo assistendo a eventi climatici sempre più estremi: dall’imperversare degli incendi al Sud, ai temporali devastanti al Nord. È una realtà che ci riguarda e mi riguarda molto da vicino, e come produttori di vino, siamo chiamati ad agire.
Cambiamento climatico nella Langhe: cosa sta succedendo
Nella mia personale classifica dei fenomeni più preoccupanti, la siccità si guadagna il primo posto.
Il sole, anche se prezioso per far crescere e maturare le uve, in questo agosto può diventare un nemico inaspettato, rischiando di scottare i grappoli, soprattutto per i vini rossi. La buccia delle uve deve essere perfetta per la fermentazione, ma quando il sole è troppo ardente, può causare danni irreparabili.
Inoltre le radici delle viti possono faticare a trovare la linfa vitale necessaria per nutrire i grappoli e anche le piante più anziane soffrono, incapaci di sviluppare una parete fogliare adeguata per affrontare le variazioni estreme del clima.
Insomma, la siccità è un fattore chiave da considerare quando si cerca di proteggere la viticoltura e garantire la produzione di vini di alta qualità anche in un contesto di cambiamenti climatici sempre più evidenti.
Al secondo posto, poi, c’è la grandine, il fenomeno più imprevedibile che non risparmia nessuno. Non esiste un radar in grado di prevederne l’arrivo, e spesso ci troviamo impreparati a fronteggiare il suo devastante impatto.
Queste sfide non sono solo una questione di produzione, ma riguardano direttamente la qualità stessa del vino. Ogni anno, in azienda, ci sforziamo di portare avanti una tradizione secolare, una passione tramandata di generazione in generazione, e vedere la qualità dei nostri vini minacciata ci tocca profondamente.
Quando metto piede tra i filari, sento la terra vibrare sotto i piedi. Ogni vite ha una storia da raccontare, e in ogni grappolo c’è una dedizione profonda e autentica. Sento una responsabilità nei confronti di questa terra, di questa comunità, e delle generazioni future che spero possano continuare a coltivare il nostro patrimonio.
Adotta un filare è un progetto salva ambiente
Questo è il momento in cui mi chiedo: come possiamo fare la differenza? Come possiamo proteggere la nostra viticoltura e preservare la sua unicità?
Una risposta possibile risiede sicuramente nella sostenibilità e nell’adozione di pratiche innovative.
Proprio come il progetto “Adotta un filare”. Questa pratica, così semplice eppure così potente, ci ha insegnato a guardare oltre le viti stesse e a considerare l’intero ecosistema che circonda i nostri vigneti.
Gestione oculata del suolo
Con l’aumento della siccità e delle variazioni climatiche, il corretto utilizzo delle risorse idriche diventa cruciale. Attraverso il progetto “Adotta un filare,” applichiamo pratiche di lavorazione del suolo che permettono di ridurre l’evaporazione dell’acqua e preservare una quantità sufficiente di umidità per le piante.
Ciò favorisce un migliore sviluppo delle radici delle viti e una maggiore resistenza alle condizioni climatiche avverse. Inoltre scegliamo con cura quando cimare o chinare le viti, cercando sempre di favorire il benessere e l’equilibrio del vigneto.
Promozione della biodiversità
La sostenibilità agricola si basa anche sulla promozione della biodiversità negli ambienti coltivati. Attraverso la scelta di piante di copertura e l’adozione di pratiche che favoriscono l’habitat per insetti utili e altre specie animali, si crea un equilibrio naturale all’interno dei vigneti. Questo ecosistema più diversificato aiuta a migliorare la resilienza dell’intero vigneto e contribuisce a una maggiore resistenza alle malattie e agli stress ambientali.
Riduzione dei danni causati dalla grandine
L’installazione di reti antigrandine sui filari permette di proteggere i grappoli e ridurre significativamente i danni causati da questo fenomeno, garantendo la continuità della produzione di uve di alta qualità.
Ma cosa vuol dire davvero essere sostenibili?
Ma la sostenibilità per me va ben oltre queste pratiche specifiche.
La biodiversità è diventata un elemento fondamentale della nostra filosofia di produzione. Abbiamo compreso l’importanza di coltivare un ambiente ricco e diversificato, dove ogni organismo ha il suo ruolo da svolgere.
Ci siamo anche resi conto dell’importanza della sostanza organica. Abbiamo escluso a priori l’uso eccessivo di prodotti chimici a favore di metodi più naturali e rispettosi dell’ambiente. Questa scelta ci ha permesso di ottenere uve di qualità superiore, preservando al contempo la salute del suolo che ci nutre.
Sono consapevole e orgogliosa di essere parte di un movimento più ampio, dove produttori e appassionati di vino si uniscono per proteggere la nostra amata terra. La sostenibilità è diventata un mantra di vita, un impegno che permea ogni aspetto della nostra attività e che ci ricorda costantemente che il nostro successo è legato indissolubilmente alla salute della questa terra.
Cambiamento climatico nelle Langhe, cambiamento di mentalità dentro di noi
So che saranno ancora molte camminate mattutine tra pensieri e preoccupazioni, ma amo e amerò sempre questo mestiere.
Il progetto “Adotta un filare” è il mio granello di speranza che cresce ogni giorno, un impegno verso un futuro migliore. Vedere le pratiche sostenibili che stiamo adottando mi fa sentire che stiamo andando nella giusta direzione.
Così, con ogni sorriso che nasce tra queste viti, con ogni grappolo che matura sotto il sole, con ogni bicchiere che viene sollevato per brindare, rafforziamo il nostro impegno a preservare la bellezza e l’unicità di questa terra che ci è così cara.
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